ZAT 2024 – SALA BALEARI – PALAZZO GAMBACORTI – 15 NOVEMBRE 2024 PISA
Grazie Presidente Laura Brazzabeni, grazie a Brunetto Casini ed a Marco Cecchi per
l’impeccabile Organizzazione di queto ZAT 2024.
Grazie anche all’Amministrazione del Comune di Pisa; al Sindaco Michele Conti le mie
congratulazioni per aver trovato una città pulita, giovane ed accogliente come la Sala
Baleari in cui ci troviamo.
L’ESPARANTO È UNA SFIDA E LE SFIDE FANNO PARTE DELL’UNIVERSO CULTURALE DEI NATIVI
POLACCHI.
SI PENSI A NICCOLO’ COPERNICO CHE 500 ANNI FA RIUSCI’ A CONVINCERCI CHE LA
TERRA NON È PIATTA E CHE GIRA INTORNO AL SOLE E NON VICEVERSA.
SI PENSI A LECH WALESA CHE VINSE LA SIDA CONTRO LA SOVRANITA’ LIMITATA
IMPOSTA DALL’URSS E PROMOSSE LA TRASFORMAZIONE DELLA POLONIA VERSO LA
DEMOCRAZIA FINO A DIVENTARNE PRESIDENTE……FU PRIMA OPERAIO ELETTRICISTA NEI
GELIDI CANTIERI NAVALI DI DANZICA E POI STRENUO ED INDEFESSO SINDACALISTA.
SI PENSI A PAPA WOJTYLA, SAN GIOVANNI PAOLO II, CHE AVVIO’ E CONTRIBUI’ A
VINCERE LA SFIDA CONTRO IL SOVIETISMO. DALLA CATTEDRALE DI CRACOVIA A SAN PIETRO,
IL PRIMO PAPA FORESTIERO DOPO SECOLI.
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Ma tornando al nostro Zamenhof dobbiamo necessariamente ricordare il suo scritto:
«Non ricordo quando, ma in ogni caso abbastanza presto, cominciai a rendermi conto che
l’unica lingua avrebbe dovuto essere neutra, non appartenente a nessuna delle nazioni
ora esistenti. Per qualche tempo fui sedotto dalle lingue antiche […]. In seguito, non
ricordo più come, giunsi alla precisa conclusione che questo era impossibile e cominciai
a sognare nebulosamente di una NUOVA lingua artificiale».
ECCOLA LA SFIDA DI ZAMENHOF: TROVARE UN ALGORITMO LINGUISTICO VINCENTE CHE
PERMETTA A L’UTENTE UNIVERSALE DI SCAVALCARE LE BARRIERE CULTURALI IMPOSTE
DAL RIGIDO CONSERVATORISMO E DAI REGIMI AUTORITARI CHE ALL’EPOCA ERANO
PROFONDAMENTE OPPRESSIVI.
LA FIGURA DI ZAMENHOF SI PONE QUINDI COME PIETRA MILIARE NELLA STORIA
DELL’UMANITA’ IN QUANTO, CON TIPICA AUDACIA POLACCA, PENETRA I FORTINI DELLA
CONOSCENZA PER OFFRIRE UNA PROPOSTA PROFONDAMENTE DEMOCRATICA DI
RIMOZIONE DEGLI OSTACOLI ALLA LIBERA CIRCOLAZIONE DEL PENSIERO E DELLA
PERSONA, MOLTO SPESSO VIETATI DAL FONDAMENTALISMO NAZIONALISTA DI ALLORA.
Inoltre, documentandoci sui siti uNiciali, insieme ad Aleksandra, abbiamo notato come in
Polonia l’Esperanto sia una lingua ampiamente supportata e diNusa: Associazioni culturali e
circoli ricreativi, sotto il patronato della Sede Nazionale degli Esperantisti di Varsavia, svolgono
attività divulgativa sia a livello d’insegnamento della lingua che nella diNusione della letteratura
e di contenuti multimediali.
Cito alcune delle città più importanti e più significative dal punto di vista storico: Breslavia
(Wroclaw), Lodz, Danzica e Gdynia, Cracovia, Poznan e naturalmente Bialystok. Quest’ultima
nota città natale di Zamenhof e città natale di un’altra eccellente figura polacca: Albert Sabin,
virologo polacco inventore il vaccino contro la POLIOMIELITE.
PERTANTO, e concludo,
OGGI LA SFIDA DELL’ESPERANTO CE L’AVETE VOI. La grande sfida per il presente è riuscire a
tramandare questa eredità alle generazioni più giovani, con l’obiettivo ideale di ampliare
sempre più la diKusione di uno strumento pensato per una comunità unita ed internazionale
che faccia da rete in un mondo inesorabilmente segnato da grandi migrazioni e grandi scambi
non solo commerciali, ma soprattutto culturali.
Buon ZAT 2024 e: DANKON KAI BONAN LABORON!
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