La Polonia e l’Italia sono da decenni stretti partner commerciali. Il volume degli scambi commerciali tra i nostri Paesi aumenta di anno in anno. Nel 2018 l’Italia fu il quinto partner commerciale della Polonia per il fatturato su scala mondiale (terzo nell’UE dopo la Germania e la Repubblica Ceca). Il fatturato degli interscambi ammontata a 21,492 mld euro (delle esportazioni polacche – 10,160 euro, importazioni – 11,331 mld euro).
L’Italia rimane al quinto posto tra i paesi esportatori in Polonia (4,6% del totale di esportazioni in Polonia), mentre per quanto riguarda le importazioni – si piazza al 4 posto (5,0% delle importazioni). Gli scambi commerciali con l’Italia sono caratterizzati dalla bilancia commerciale negativa (-1,170 mld euro) che registra un aumento rispetto all’anno 2017. Importiamo sul mercato italiano soprattutto: autovetture (c.a. 8%), componenti ed accessori per le autovetture (7,1%), apparecchiatura ricevente per la televisione, monitor, proiettori video (3,3%), sigari e sigarette (3, 2%), carne bovina fresca e refrigerata (2,8%) e i motori a combustione interna e accensione a scintilla (1,9%). Invece dall’Italia importiamo componenti ed accessori per le autovetture (5,2%), autocarri (3,%%), farmaci composti pronti per la vendita al dettaglio (2,6%), tubi e condotte (2,1%).
Tipologia delle merci negli scambi commerciali
Gli scambi commerciali tra i nostri paesi sono caratterizzati dal deficit commerciale dovuto ad alto volume di importazioni dell’industria automobilistica polacca, dei beni di largo consumo e di medicinali. Tradizionalmente la struttura degli interscambi commerciali rimane invariata. I prodotti di maggiore importazione sono macchine e macchinari industriali, mezzi di trasporto, metalli, prodotti metallurgici e chimici. La Polonia invece esporta soprattutto mezzi di trasporto, prodotti alimentari, bevande e tabacco, metalli e prodotti metallurgici e apparecchiature elettriche. Questo target degli scambi commerciali potrebbe trovare la sua motivazione nella presenza in Polonia di stabilimenti italiani dell’industria automobilistica e metallurgica. Cooperazione nell’ambito degli investimenti e delle finanze Nel ranking dei maggiori investitori diretti in Polonia a seguito del ritiro degli investimenti nel settore bancario (vendita da parte dell’UniCredit del pacchetto di azioni della Banca Pekao al PZU e al Fondo Polacco per lo Sviluppo) l’Italia e’ scesa nel 2018 al decimo posto (17,9 mld, dati della Banca Nazionale Polacca).
In Polonia svolgono attività oltre 1100 imprese italiane presenti soprattutto nei settori: automobilistico, metallurgico e del commercio all’ingrosso. Sono stati delocalizzati in Polonia gli impianti di produzione delle grandi aziende come Fca, Brembo, Magneti Marelli, Pirelli, Ferrero, Mapei, Marcegaglia, Cantoni, Zignago. Gli imprenditori italiani investono soprattutto nelle attività produttive nei settori: automobilistico, AGD, carta, alimentare, chimico e edile. Nell’elenco dei principali investitori stranieri stilato dall’Agenzia Polacca per gli Investimenti figurano le aziende come Augusta Westland, Alitalia, Bacardi martini, FCA, Brembo, Ferrero, Indesit, Mapei, Marcegaglia, Indesit.
Fonte e informazioni: gov.pl